Elementi grammaticali:
- I verbi irregolari
ANDARE , DARE, FARE, STARE , USCIRE
ANDARE | DARE | FARE | STARE | USCIRE | |
io | vado | do | faccio | sto | esco |
tu | vai | dai | fai | stai | esci |
lui/lei | va | dà | fa | sta | esce |
noi | andiamo | diamo | facciamo | stiamo | usciamo |
voi | andate | date | fate | state | uscite |
loro | vanno | danno | fanno | stanno | escono |
VENIRE e TENERE aggiungono una g tra il tema e la desinenza della prima persona singolare e della terza persona plurale, e una i nella seconda e terza persona singolare:
TENERE | VENIRE | |
io | tengo | vengo |
tu | tieni | vieni |
lui/lei | tiene | viene |
noi | teniamo | veniamo |
voi | tenete | venite |
loro | tengono | vengono |
2. I verbi modali
I verbi potere, dovere e volere sono considerati verbi modali o servili perché servono
all’infinito che di solito li segue aggiungendo un’idea
di possibilità, volontà, obbligo o necessità. Anche il verbo sapere quando esprime una capacità ha valore di verbo
modale. Questi verbi hanno la caratteristica di essere seguiti da un verbo all’infinito.
Possono essere usati
autonomamente, per esempio: voglio un gelato;non ne posso più; mi devi un favore.
Oppure possono precisare il significato del verbo che li segue
all’infinito.
POTERE
Vediamo come si coniuga
il presente indicativo di potere:
io
|
posso
|
tu
|
puoi
|
lui / lei
|
può
|
noi
|
possiamo
|
voi
|
potete
|
loro
|
possono
|
Il verbo potere indica un’idea di possibilità ed è seguito da un verbo all’infinito:
Possiamo mangiare fuori stasera
a.
⇒ con questa frase indico
la possibilità di mangiare fuori
stasera.
Molto frequente è l’uso
del verbo potere nelle frasi
interrogative:
- Puoi venire al cinema
stasera?
- No, non posso venire (ma anche solo: no, non posso)⇒si esprime l’idea dell’impossibilità di andare al cinema, non perché non lo si vuole, ma perché non si può.
Si può usare per chiedere
qualcosa in modo gentile:
- Posso avere un bicchiere
d’acqua per favore?
- Puoi aiutarmi ad
apparecchiare?
Possiamo usare potere quando vogliamo chiedere il permesso:
- Posso usare la tua macchina
stasera?
- Posso offrirle qualcosa da
bere?
VOLERE
Vediamo la coniugazione
del presente indicativo:
io
|
voglio
|
tu
|
vuoi
|
lui / lei
|
vuole
|
noi
|
vogliamo
|
voi
|
volete
|
loro
|
vogliono
|
Il verbo volere può essere usato
autonomamente: voglio un caffè; volete un succo?
Oppure può essere seguito da un verbo all’infinito esprimendo un’idea di volontà.
Si può usare per esprimere un desiderio:
Voglio andare in vacanza!
Vogliamo vivere su un’isola.
Oppure in frasi negative:
Non vogliamo discutere con te.
Non voglio vederti mai più!
In frasi interrogative
si può usare per fare una richiesta:
Ragazzi, stasera volete andare a mangiare una pizza?
Vuoi bere un po’ di vino?
Vediamo la differenza
tra potere e volere:
Vuoi venire con noi in biblioteca oggi pomeriggio? ⇒in questa frase si chiede se c’è la
volontà, il desiderio di andare in biblioteca.
Puoi venire in biblioteca oggi pomeriggio? ⇒ in questa frase si chiede se c’è la possibilità di andare in biblioteca.
DOVERE
Ecco il presente indicativo:
io
|
devo
|
tu
|
devi
|
lui / lei
|
deve
|
noi
|
dobbiamo
|
voi
|
dovete
|
loro
|
devono
|
Il verbo dovere si può usare in modo
autonomo con il significato di essere debitore, dovere restituire:
Ti devo un caffè! ⇒ ti sono debitore di un caffè.
Può essere seguito da un
verbo all’infinito esprimendo una necessità:
Dobbiamo andare dal dottore.
Devo fare la spesa.
Può esprimere un obbligo:
Devi rispettare le leggi.
Non dovete bere alcolici quando guidate.
Il verbo dovere si può usare per
dare consigli o suggerimenti:
Se vuoi dimagrire devi fare esercizio fisico.
Se ti piacciono le
commedie devi assolutamente vedere questo film.
SAPERE
Anche il verbo sapere può avere un valore
modale nel significato di "essere capace di".
io
|
so
|
tu
|
sai
|
lui / lei
|
sa
|
noi
|
sappiamo
|
voi
|
sapete
|
loro
|
sanno
|
Il verbo sapere può essere usato in modo
autonomo con il significato di conoscere: so l’italiano molto bene; sapete l’ora?.
Seguito da infinito
assume il significato di "essere capace di":
Marta e Claudia sanno cucinare molto bene. ⇒Marta e Claudia sono capaci di cucinare molto bene.
Marco non sa nuotare. ⇒Marco non è capace di nuotare.
- Sapete fare questo esercizio?⇒ siete capaci di fare questo esercizio?
- No, non lo sappiamo fare. ⇒ no, non siamo capaci.
Elementi comunicativi:
Come facciamo ad accettare o rifiutare un invito?
Ecco un video utile per ricordare le espressioni più importanti!
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Attività svolte
- lettura
ci avviciniamo a questa particolare ricorrenza, vediamo quali sono le sue origini.
♦ LE
ORIGINI DI HALLOWEEN
La parola Halloween ha origini anglosassoni e deriva dalla contrazione della frase “All Hallows Eve” ovvero, la notte di Ognissanti.
Le sue
origini sono molto antiche e arrivano dai Celti, per loro l’anno
nuovo non cominciava il 1° gennaio, come per noi oggi, bensì il 1°
novembre, questo segnava la fine dell’estate e l’inizio della stagione
fredda.
In
questo periodo il lavoro dei contadini era finito e potevano finalmente
rilassarsi,rimanendo chiusi in casa per molti mesi riparandosi dal
freddo,costruendo utensili e passando le serate a raccontare storie e
leggende.
La notte tra il 31 ottobre e il 1° Novembre era il momento più solenne di tutto l’anno e rappresentava per i Celti la più importante celebrazione del loro calendario ed era chiamata la notte di Samhain (Dio delle tenebre), essi pensavano che questo Dio chiamasse a se tutti gli spiriti dei defunti, permettendo al mondo degli spiriti di unirsi al mondo dei viventi.
La notte tra il 31 ottobre e il 1° Novembre era il momento più solenne di tutto l’anno e rappresentava per i Celti la più importante celebrazione del loro calendario ed era chiamata la notte di Samhain (Dio delle tenebre), essi pensavano che questo Dio chiamasse a se tutti gli spiriti dei defunti, permettendo al mondo degli spiriti di unirsi al mondo dei viventi.
Una leggenda narra che, in questa notte, tutte le persone morte l’anno precedente, tornassero sulla terra per possedere nuovi corpi per l’anno seguente, per questo gli abitanti dei villaggi si riunivano nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Nuovo Fuoco ( che simboleggiava l’arrivo del nuovo anno).
I Romani
vennero a contatto con queste celebrazioni nel primo secolo e,malgrado
l’avvento del cristianesimo, queste tradizioni ora mai erano molto radicate
quindi l’antico rito celtico-romano rimase e continua tuttora.
♦ LE MASCHERE
L’usanza
moderna di travestirsi nel giorno di Halloween, nasce dalla tradizione che i
Celti avevano, dopo il rito dei sacrifici nella notte del 31 Ottobre, di
festeggiare per 3 giorni mascherandosi con le pelli degli animali uccisi
per spaventare gli spiriti. Vestiti con queste maschere ritornavano
al villaggio illuminando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle
intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro.
♦ TRICK OR TREAT (DOLCETTO O SCHERZETTO)
L’usanza dei bambini di bussare alle porte delle case gridando Trick or treat, che significa più o meno dolcetto o scherzetto, deriva dall’usanza dei Celti di lasciare cibo e latte fuori dalla porta, nella speranza di ingraziarsi gli spiriti ed evitare le loro malefatte.
L’usanza dei bambini di bussare alle porte delle case gridando Trick or treat, che significa più o meno dolcetto o scherzetto, deriva dall’usanza dei Celti di lasciare cibo e latte fuori dalla porta, nella speranza di ingraziarsi gli spiriti ed evitare le loro malefatte.
♦ LE ZUCCHE
Hanno sostituito le cipolle quando la tradizione arrivò in America e gli Irlandesi scoprirono che le zucche erano molto più adatte di cipolle e rape per la costruzione delle tradizionali lanterne di Halloween.
Hanno sostituito le cipolle quando la tradizione arrivò in America e gli Irlandesi scoprirono che le zucche erano molto più adatte di cipolle e rape per la costruzione delle tradizionali lanterne di Halloween.
♦ I COLORI
I colori che simboleggiano Halloween sono l’arancione (il colore delle zucche), il verde (il colore dei mostri), il nero (il colore delle streghe, dei loro gatti, dei pipistrelli), il bianco (il colore dei fantasmi).

E TU COSA CONOSCI DI QUESTA FESTA? RACCONTA AI TUOI COMPAGNI LA TUA STORIA!
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